giovedì 20 giugno 2013

Inviare soldi in Brasile

Prima o poi, tutti coloro che abbiano intenzione di vivere, lavorare o soggiornare in Brasile per un lungo periodo, potrebbero avere la necessità di inviare soldi in Brasile.
Quando si tratta di piccoli importi, ci sono vari servizi che permettono di fare dei trasferimenti e si trovano molte informazioni a riguardo.
In questo articolo voglio spiegare invece come fare a trasferire somme considerevoli legalmente (superiori a 10.000 euro) e quali sono i costi.

1 - Come fare


1.1 - Il conto in banca.


Per portare soldi in Brasile, quando si tratta di somme superiori a 10.000 euro, è necessario utilizzare i canali ufficiali e quindi fare un trasferimento/bonifico bancario. Diventa indispensabile possedere un conto in banca. E normalmente, se si vuol trasferire una somma considerevole, magari per comprare un immobile o investire in un'attività, è molto probabile che si abbia già i requisiti per aprire un conto corrente. In seguito scriveró un articolo sull'apertura di un conto.

Purtroppo alcune banche non sono per nulla preparate a ricevere denaro dall'estero, e quindi, un conto presso quelle banche, non servirebbe a niente. Sebbene si tratti di trasferire soldi in un conto dello stesso titolare, un tipico trasferimento di patrimonio, le banche sono costrette a richiere della documentazione che comprovi l'origine lecita della somma. Il problema é che ci sono banche come Itaù che pretendono che questa documentazione sia "consolarizzata" e "tradotta legalmente". Immaginate di dover consolarizzare la vostra vostra dichiarazione dei redditi (presso un consolato brasiliano in Italia) e poi farla tradurre da traduttore giuramentato in Brasile... e tutto questo magari solo per ricevere un bonifico di 10.000 euro.

Quindi Itaù è assolutamente da evitare, nella mia esperienza personale, i soldi sono rimasti bloccati e poi tornati indietro.

Se si ha intenzione trasferire denaro dal proprio conto italiano, ci si deve rivolgere possibilmente a banche internazionali che sono per questo meglio preparate a tali operazioni. Banche di questo tipo che non mettono troppi impedimenti ai trasferimenti sono:
  • HSBC
  • Citibank
  • Santander

Buono dovrebbe essere anche il Banco do Brasil, mentre assolutamente da evitare Itaù. Non ho informazioni invece su Bradesco, ma penso non sia molto differente da Itaú.

Occorre sapere che, oltre all'aspetto pratico, una questione molto importante riguarda la dichiarazione di questo denaro. Il denaro che arriva dall'estero deve essere dichiarato integralmente, o si rischia di dover pagare qui in Brasile l'imposta di reddito sull denaro tasferito. In seguito scriveró un articolo esclusivamente per trattare questo aspetto.

La causale da usare nel bonifico deve essere "TRANSFERENCIA DE PATRIMONIO".


2 - Costi


Per quanto riguarda i costi di questa operazione, diciamo che possono variare di banca in banca, ma sono sostanzialmente: il costo del bonifico internazionale, la tassa sulle transazioni finanziarie (IOF) e il cambio (spiegheró perché lo considero il costo maggiore).

2.1 - Bonifico internazionale


A dire il vero si tratta di 3 costi che possono variare leggermente da banca a banca.

  • Il primo costo riguarda il costo stesso del bonifico che la nostra banca italiana ci addebita per un bonifico internazionale (normalmente tra i 15 e i 25 euro).
  • Il secondo costo, mi piace definirlo "occulto". Questo dipende dalla banche di appoggio, banche intermediarie che normalmente sono usate per effettuare il trasferimento (a meno che non si usi una banca con sedi nei due paesi). Questo costo si aggira intorno ai 30 euro: praticamente inviate 10.000 euro dall'Italia e la vostra banca brasiliana riceve solo 9.970 euro.
  • Il terzo costo é invece l'importo che le banche brasiliane addebitano per ogni operazione di ricevimento di denaro dall'estero. Il costo puó variare molto, puó andare dai 65 ai 200 reali per ogni operazione dipendendo dalla banca e dalle condizioni contrattuali particolari che avete.

2.2 - IOF (Imposto sobre Operações Financeiras)


Qui c´é poco da dire, si tratta di uno 0,38% sul capitale in ingresso che dovete pagare come tassa al governo. Viene calcolato e scontato automaticamente dalle banche.

2.3 - Il Cambio


Una cosa che non sapevo prima di fare un trasferimento, è che il "tasso di cambio" non è il tasso commerciale. Può essere deciso arbitrariamente dalle banche, e di solito è ad un tasso vergognosamente vantaggioso per loro. Bisogna quindi sempre tentare di negoziare, aspettare il momento migliore (o meno peggiore) e magari anche arrabbiarsi con il proprio responsabile di banca.
Questo rappresenta sicuramente il costo maggiore dell'operazione... un costo che potrebbe non risultare evidente nell'immediato, ma se si avesse bisogno di riportare i soldi in Italia, immediatamente ci si ritroverebbe con un patrimonio ridotto sensibilmente.